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Gestione del colore - Confronto fra spazio sRGB e Adobe RGB

Gli spazi colore sRGB (ancor meglio sRGB IEC61966-2.1) ed Adobe RGB 1998 sono due dei più usati spazi nella fotografia digitale. Se sia meglio usare l’uno o l’altro è argomento di discussione da lungo tempo.
Per analizzare più a fondo la questione, cominciamo col tracciare le caratteristiche di entrambi.
Fondamentalmente, essi condividono la stessa struttura di base, hanno cioè tre canali (R rosso, G verde, B blu), ciascuno con profondità di 8 o 16 bit. Nel primo caso consentono una combinazione di 256 (2^8=256) colori per ogni canale, per un totale di 256^3=16777216 colori utilizzabili; nel secondo caso, invece, il numero di colori per ciascun canale sale a 2^16=65536 e, di conseguenza, il numero di colori utilizzabili diventa 281474976710656.
Questi numeri ci fanno, innanzitutto, modificare l'idea (sbagliata) che Adobe RGB usi più colori dell'sRGB: ciò che differenzia i due spazi è che Adobe RGB può "pescare" da un campionario più vasto rispetto all'sRGB.
sRBG è lo spazio colore proposto da Hewlett-Packard e Microsoft come standard per il sistemi operativi Microsoft, i prodotti HP e internet. Basato su uno spazio colorimetrico consono ai monitor CRT (Cathode Ray Tube), poteva essere facilmente, e con minimi costi, supportato da produttori di hardware e software. A causa della sua semplicità e della diffusione dei prodotti informatici, divenne ben presto uno standard. Sebbene abbia un gamut abbastanza ristretto, per molti utilizzi è sempre considerato soddisfacente. Rispetto ad uno spazio colore assoluto definito dalla Commission International de l'éclairage (CIE), copre appena il 35% dei colori visibili.
Adobe RGB 1998 è, ovviamente, frutto di Adobe Systems inc, ed è stato sviluppato per estendere la gamma dei colori per le stampanti CMYK, ma usando solo i colori primari RGB sul monitor del computer. Tale spazio comprende approssimativamente il 50% dei colori visibili secondo le specifiche CIE, risultando, quindi, migliore dell’sRGB, soprattutto nelle tonalità ciano-verdi.
L'immagine che segue può dare un'idea dell'estensione del gamut di Adobe RGB rispetto a quello sRGB nel caso di ombre (luminanza 25%), toni intermedi (luminanza 50%) e toni alti (luminanza 75%).


L'uso, pertanto, di Adobe RGB 1998 sembrerebbe consigliabile rispetto al più ristretto spazio sRGB; tuttavia occorre fare una semplice riflessione: i dispositivi digitali coinvolti nell'intera filiera del colore (macchina fotografica e/o scanner, monitor del computer, software, stampante) sono in grado di gestire senza conversione tale spazio? In caso di risposta positiva, l'uso di Adobe RGB è senz'altro preferibile; laddove anche uno solo di questi dispositivi non è in grado di supportarlo (ad esempio il monitor gestisce esclusivamente l'sRGB) non ha molto senso preferire Adobe RGB, ma anzi è più opportuno orientarsi verso lo spazio sRGB comune a tutti i dispositivi.

 : Conversione di spazi colore

Introduzione - Spazi colore - Conversione di spazi colore - Confronto fra spazio sRGB e Adobe RGB